FAMIGLIA:
Salicaceae
NOMI COMUNI:
Sarxu giancu, gabba salas, sales bianch, salech, venzer bianco, salicastro, vetrice bianco, salcone, caporniolo, salacone, gurra, sarpa.
LA PARTE ATTIVA:
La corteccia dei rami.
QUANDO SI RACCOGLIE:
La corteccia si raccolglie in ottobre - novembre, alla caduta delle foglie, da rami di due - tre anni: si incide con il coltello, si strappa quindi con le mani e si taglia in piccoli pezzi .
PROPRIETÀ:
Febbrifughe, antireumatiche, antinevralgiche, analgesiche e astringenti.
PRINCIPI ATTIVI:
Tannini, resine, l' eteroside salicoside.
COME SI USA LA PARTE ATTIVA
Il Salice bianco contiene glucosidi dell'alcool salicilico e derivati analoghi che sono sostanze terapeuticamente utili per gli stati febbrili, i dolori reumatici e muscolari, la sintomatologia influenzale, i disturbi della gotta. La corteccia dei rami è anche utile per favorire la normalizzazione dell'iperacidità gastrica e dello squilibrio della secrezione di enzimi digestivi che conducono all'eliminazione di cibo non perfettamente digerito.
I preparati di Salice bianco possono dar luogo a disturbi gastrici e a eruzioni cutanee. Per uso esterno, in conseguenza dell'elevato contenuto di tannini, la corteccia esercita una forte azione astringente sulla pelle e sulle mucose infiammate e favorisce la cicatrizzazione delle ferite. Bagni, pediluvi con decotti diluiti di Salice bianco sono tradizionalmente impiegati per sedare i dolori reumatici e conciliare il sonno.
USO INTERNO
La corteccia:
Per gli stati febbrili, i dolori reumatici, i disturbi della digestione.
Polvere:
3 - 4 grammi al giorno in un'ostia o stemperati in acqua.
Decotto:
2 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre tazze al giorno.
Tintura:
20 grammi in 100 ml. di alcool di 20° (a macero per 10 giorni). Due - tre cucchiai al giorno.
Tintura vinosa:
5 grammi in 100 ml. di vino bianco (a macero per 10 giorni). Un bicchierino prima dei pasti.
USO ESTERNO
La corteccia:
Per i dolori reumatici e l'insonnia.
Decotto:
5 grammi in 100 ml. di acqua. Fare pediluvi di decotto diluito per l'insonnia; bagni ed impacchi con la corteccia polverizzata